|

martedì 5 aprile 2011

Con l'amaro in bocca si mangia meno

Probabilmente stimolando i recettori del gusto amaro si può controllare la secrezione della grelina e di conseguenza anche lo svuotamento gastrico e il food intake.

In un recente esperimento condotto sui topi, i ricercatori del Department of Pathophysiology, Translational Research Center for Gastrointestinal Disorders Presso la Catholic University of Leuven (belgium) dimostrano che ritardando lo svuotamento gastrico si riesce a modulare il food intake. In dettaglio, allo scopo di ottenere un lungo periodo d'interruzione dell'assunzione di cibo, sarebbe opportuno intervenire sui recettori gastrici T2R, che sarebbero in grado di inibire la secrezione della grelina, quando stimolati dal cibo di gusto amaro. Gli autori dello studio ritengono che la scoperta di tali recettori possa essere applicabile, a scopo terapeutico, sia nei disordini della motilità gastrointestinale, sia nel controllo della secrezione di grelina. Se questi risultati si confermeranno anche in studi sull'uomo, resta comunque difficile ipotizzare una dieta con prevalente gusto amaro.

Source:Proc Natl Acad Sci U S A. 2011 Feb 1;108(5):2094-9. Epub 2011 Jan 18.Bitter taste receptors and {alpha}-gustducin regulate the secretion of ghrelin with functional effects on food intake and gastric emptying