|

martedì 8 marzo 2011

Obesità infantile: dove sono i colpevoli?

Quando si parla di obesità infantile tutti puntano il dito sulle abitudini alimentari sbagliate dei ragazzi, sul cattivo esempio dei genitori e sulla sedentarietà. Nel 2009 MDC (Movimento Difesa del Cittadino) del Lazio aveva condotto una ricerca sulle abitudini alimentari dei ragazzi dai 6 ai 13 anni, nell'ambito del progetto "Bimbi InForma" e i risultati apparivano allarmanti: i bambini mangiano poca frutta e verdura, merende ipercaloriche e non fanno nessuna attività fisica.

Lo scorso anno, l’Associazione dei consumatori ha realizzato un'indagine simile, sempre nei bambini residenti nel Lazio, e ha presentato i risultati qualche giorno fa a Roma: non sono emersi dati così allarmanti, visto che i ragazzi prediligono al primo posto i cereali (pane, pasta e riso); al secondo posto la carne e al terzo i legumi. Le verdure restano comunque il cibo meno gradito e anche la frutta non è tra i cibi preferiti: il 12,8% del campione non la consuma mai. Riguardo ai cibi e alle bevande ipercaloriche la maggior parte dei ragazzi non li consuma mai, o soltanto 1-3 volte a settimana. Le famiglie intervistate preferiscono cucinare prodotti freschi, piuttosto che i prodotti precucinati. Riguardo al tempo passato davanti alla TV, esso appare decisamente troppo: da 2 a 4 ore al giorno nel fine settimana. Non è vero che i ragazzi non fanno sport: l'80% ne pratica almeno uno; mentre il 14% dichiara di non fare nessun tipo di movimento. I genitori, dal canto loro, lamentano la mancanza di tempo da dedicare ai propri figli e vorrebbero (il 60%) che ogni tipo di pubblicità sugli alimenti diretta ai bambini fosse censurata, o almeno, molto limita

Source:Helpconsumatori 02/02/2011 - 14:11 - redattore: GA