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venerdì 13 aprile 2012

Composizione corporea e ferite chirurgiche

L'analisi della composizione corporea può predire il rischio di infezione delle ferite chirurgiche

Ferita infetta obesità

La probabilità di infezione chirurgica è particolarmente elevata negli individui soprappeso e obesi. L’iperglicemia post-operatoria, l’anemia e, potenzialmente, il fumo sono i principali fattori che possono favorire l’infezione delle ferite chirurgiche.

Per stabilire il rischio di infezione, la misura della composizione corporea sembra costituire un predittore più preciso rispetto al calcolo dell’indice di massa corporea.

Così suggeriscono gli autori di uno studio nel quale è stata valutata la relazione tra la probabilità di infezione delle ferite chirurgiche e due comuni misure antropometriche dell’obesità.

All’analisi hanno partecipato 591 pazienti di età inferiore a 65 anni sottoposti ad interventi di chirurgia elettiva dei quali è stato calcolato l’indice di massa corporea (BMI) ed è stata misurata la percentuale di grasso corporeo mediante impedenza bioelettrica.

Secondo la classificazione del grado di obesità basata sul BMI, l’incidenza delle infezioni era del 12,3% nei soggetti non obesi e del 11,6% in quelli obesi. Diversamente, ricorrendo all’analisi della composizione corporea, l’incidenza delle infezioni passava al 5% nei soggetti definiti non-obesi e al 15% in coloro definiti obesi. In base all’analisi multivariata, corretta per i fattori favorenti l’infezione, il valore della percentuale di grasso corporeo correlava ad un rischio di infezione 5,3 volte superiore rispetto a quanto prevedibile sulla base del valore di BMI.

Lo studio ha quindi indicato che l’analisi della composizione corporea rappresenta un metodo più affidabile per stabilire il rischio di infezione delle ferite. L’indice di massa corporea, pur essendo largamente utilizzato nella pratica ambulatoriale per valutare il rischio di sviluppo di patologie metaboliche, non costituisce un parametro adeguato per stabilire la probabilità d’infezione delle ferite chirurgiche.

Questo parametro, infatti, non riflette il contenuto adiposo corporeo e quindi non fornisce indicazioni sulle potenziali anomalie biochimiche che favoriscono l’infezione.

L’analisi della composizione corporea rappresenta invece una tecnica di semplice e di rapida esecuzione che si basa sul calcolo della resistenza dei tessuti al passaggio di una debole corrente elettrica. Questo esame permette di stabilire con una certa precisione il grado di adiposità corporea, in questo caso direttamente collegato alla probabilità di infezione.

Source:Waisbren E; Rosen H; Bader AM et al.Percent body fat and prediction of surgical site infection. J Am Coll Surg.  2010