
Attenzione al contenuto di fosforo nei cibi, un suo eccessivo consumo potrebbe essere causa di ipertrofia del ventricolo sinistro, specialmente nella donna. Così avvertono i ricercatori del dipartimento di nefrologia della University of Washington.
Il fosforo è un elemento pressochè onnipresente nei cibi, ma recenti studi hanno dimostrato che la sua assimilazione sarebbe superiore quando le fonti alimentari sono carne e latticini rispetto a prodotti di origini vegetale.
Nonostante il fosforo costituisca un elemento essenziale per l’organismo, e venga richiesto per il corretto funzionamento di differenti organi e sistemi, un suo eccessivo consumo potrebbe mettere a rischio la salute cardiaca.
Questo almeno quanto emerge dall’analisi della relazione tra l’assunzione dell’elemento attraverso la dieta e il volume della massa ventricolare sinistra.
Gli autori hanno infatti esaminato questa associazione in un vasto campione comprendente quasi 4500 partecipanti arruolati nel Multi-Ethnic Study of Atherosclerosis. In seguito a correzione per caratteristiche demografiche, presenza di malattie, consumo totale di calorie e sodio, gli autori hanno potuto osservare chiaramente che per ogni aumento nei quintili di assunzione di fosforo correlavano con un aumento pari a 1 g del volume del ventricolo sinistro, misurato attraverso risonanza magnetica. Gli individui caratterizzati da un maggiore consumo dell’elemento presentavano, in media un volume ventricolare di 6,1 g superiore rispetto a coloro a consumo più basso. Queste associazioni erano più marcate tra le donne.