
Lo studio, condotto dai ricercatori del dipartimento di scienze nutrizionali dell’Harvard Medical School di Boston, si è interrogato sull’effetto protettivo dell’alimentazione sulla contro lo sviluppo del disordine metabolico in donne vulnerabili. Le pazienti che hanno sviluppato una forma transiente di diabete mellito gestazionale sono infatti esposte ad un rischio elevato di sviluppare il disordine dopo la gravidanza.
L’alimentazione può giocare un ruolo fondamentale nella prevenzione del diabete nella popolazione generale, tuttavia non è nota l’entità dell’effetto protettivo in questa categoria di pazienti particolarmente suscettibili.
Per fare chiarezza i ricercatori hanno arruolato 4413 pazienti con una storia di diabete mellito gestazionale. Gli autori hanno quindi valutato l’aderenza delle partecipanti ai seguenti modelli alimentari: dieta mediterranea, dieta anti-ipertensione DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension) e alternate Healthy Eating Index (aHEI) durante un periodo di 14 anni.
I ricercatori hanno così potuto osservare che una regolare aderenza ai tre modelli alimentari si associava a un basso rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. Nello specifico, le partecipanti che aderivano maggiormente al modello mediterraneo presentavano un rischio del 40% inferiore rispetto a quelle meno aderenti, nel caso del modello DASH il rischio era inferiore del 46% e, infine, nel caso del aHEI, il rischio era addirittura del 57% inferiore nel gruppo a maggiore aderenza. Queste associazioni erano comunque parzialmente attenuate in seguito a correzione per il valore dell’indice di massa corporea (BMI).
Lo studio ha così dimostrato che l’alimentazione salutare può efficacemente prevenire lo sviluppo delle complicazioni metaboliche nelle donne suscettibili che hanno già sofferto una forma transiente del disordine durante la gestazione.