E' stata scoperta, in soggetti sovrappeso sottoposti a un regime dietetico restrittivo, un'associazione tra le ore di sonno e la perdita di peso, ma a parità di peso perso, restringendo le ore di sonno, si perdeva più massa magra.
Questo, nella sostanza, è il risultato di un recente esperimento condotto da un gruppo di ricercatori dell'University of Chicago (Illinois, USA). Lo scopo primario dello studio era quello di accertare se una restrizione delle ore di sonno potesse attenuare gli effetti di una dieta restrittiva sulla riduzione dell'adiposità. Nell'esperimento sono stati coinvolti in totale 10 soggetti sani di età media 41 anni (SD 5) , 3 donne e 7 uomini, con un BMI medio di 27,4 Kg/m2 (SD 2,0). Tutti i soggetti arruolati sono stati sottoposti a un regime dietetico moderatamente restrittivo (1450 Kcal/die) per 14 giorni consecutivi, e incrociati e randomizzati in due opzioni di sonno: la prima di 8.5 ore e la seconda di 5.5. In tutti venivano rilevati i seguenti parametri: la perdita di massa grassa e la valutazione della massa magra, la spesa energetica, l'utilizzazione dei substrati, la fame e le concentrazioni plasmatiche ormonali, nell'arco di 24 ore. Al termine dell'osservazione si è evidenziato che in entrambe le opzioni del sonno, si è verificato un calo ponderale di circa 3 kg. Tuttavia la perdita di peso corrispondeva per circa la metà a massa grassa e per l'altra metà a perdita di massa magra, quando i soggetti dormivano 8 ore abbondanti. Ma quando gli stessi soggetti passavano alla restrizione delle ore di sonno, dei 3 kg persi, soltanto 700 grammi erano corrispondenti a perdita di adiposità, mentre la restante parte della perdita ponderale corrispondeva a perdita di massa magra.