
Lo studio pubblicato, sulla rivista European Journal of Clinical Nutrition, è stato condotto dai ricercatori islandesi della Landspitali-University Hospital di Reykjavik e ha analizzato le differenze nel profilo della composizione corporea e del rischio cardio-metabolico tra individui provenienti da Islanda, Spagna e Irlanda.
Lo studio si è basato su una seconda analisi dei dati provenienti dallo studio intervenzionale SEAFOODplus YOUNG, al quale avevano partecipato 324 individui di età tra i 20 e 40 anni provenienti da questi tre paesi. I dati comprendevano la misurazione del livello di glicemia a digiuno, l’insulina, i lipidi ematici, la composizione corporea e il livello di resistenza all’ormone insulina.
I partecipanti presentavano valori dell’indice di massa corporea compresi tra 27.5 e 32.5 kg/m2). Nonostante quest’ultimo valore non variasse in modo significativo tra gli individui provenienti dai tre paesi, i ricercatori hanno potuto osservare che gli irlandesi presentavano percentuali superiori di grasso corporeo (4.4 e 2.0%) ed anche una maggiore circonferenza in vita (3.2 e 6.7 cm) rispetto a islandesi e spagnoli rispettivamente.
Gli irlandesi presentavano inoltre fattori di rischio cardiometabolico più gravi
Lo studio ha quindi delineato differenze tra le popolazioni europee identificando una popolazione più vulnerabile allo sviluppo di disordini del peso corporeo e potenziali complicazioni metaboliche.