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martedì 21 febbraio 2012

Ma oltre la perdita di peso…

A parte il controllo del peso, la psicometria si può utilizzare per la previsione del successo di una dieta anche nel lungo termine?

Secondo uno studio recente ci si può avvalere di una scala psicometrica basata su 3 item che indaga la percezione di autoregolazione dei soggetti sottoposti a dieta restrittiva, e può essere utilizzata per distinguere tra diete di successo e diete di scarso successo. Gli studiosi che sostengono come valido e maneggevole, il loro metodo d’indagine, sono un gruppo di ricercatori tedeschi del Department of Psychology I, University of Würzburg, (Germany).

La validità e l’affidabilità della scala psicometrica si è ottenuta dall’elaborazione di dati forniti da diversi studi già pubblicati che indagavano la forza della correlazione negativa dei punteggi ottenuti a confronto con il BMI, la preoccupazione per la dieta , il rigido controllo della dieta, il desiderio di cibo, i sintomi da dipendenza da cibo, e il binge eating. Si è così dimostrato che il controllo della dieta era positivamente associato con i punteggi medi e medio alti della scala psicometrica utilizzata per l’occasione, che comunque andrà validata a livello universale.

Dunque il successo di una dieta nel lungo termine dipende da molteplici fattori, non ultimi quelli psicologici. In altri termini, la promessa di una rapida perdita di peso, non può essere il solo motivo valido per stimolare i nostri pazienti al cambiamento.

 

Fonte:

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22329988

Appetite. 2012 Feb 3. [Epub ahead of print]

Differentiating between successful and unsuccessful dieters. Validity and reliability of the perceived self-regulatory success in dieting scale.