
La fibromialgia è una patologia caratterizzata da dolore cronico diffuso, con maggiore sensibilità per la pressione meccanica in almeno 11 dei 18 punti definiti.
Colpisce in prevalenza le donne e si associa a intestino irritabile, fatica, insonnia, stress, cefalea.
Il dolore è stabile a due a dieci anni in alcuni studi sul decorso naturale, mentre altri dimostrano variabilità. Studi a lungo termine sull'intervento psicologico hanno evidenziato piccoli effetti sul dolore e comunque miglioramento della qualità della vita: la percezione del dolore è influenzata in modo dinamico dalle emozioni, dalle motivazioni, dalla memoria e da altri input sensoriali e omeostatici.
Nel caso di dolore cronico, è importante sapere quale sia il contesto più realistico nella misura del dolore.
In questo studio, in cui ad una coorte di pazienti donne il dolore è stato misurato tramite la scala VAS a casa e in ambulatorio medico il giorno stesso (baseline) e riesaminato 14 anni più tardi, si è osservato se il dolore fosse dipendente dal contesto o dipendente dal tempo di malattia.
I risultati indicano che il dolore a casa è minore che alla visita medica ma questi parametri restano immutati dopo una rivalutazione a 14 anni.