|

mercoledì 23 dicembre 2015

Lodi: la Centropadana regala all'ospedale due apparecchi

Un capillaroscopio che fermerà le fughe dei pazienti con malattie reumatologiche negli altri ospedali. E una sonda ecocardiografica di ultima generazione in grado di vedere in profondità anche i cuori più problematici.

lodiSi tratta di un capillaroscopio e di una sonda ecocardiografica di ultima generazione.
Un capillaroscopio che fermerà le fughe dei pazienti con malattie reumatologiche negli altri ospedali. E una sonda ecocardiografica di ultima generazione in grado di vedere in profondità anche i cuori più problematici.
Sono i due strumenti con i quali la Banca di credito cooperativo Centropadana guidata da Serafino Bassanetti ha voluto fare gli auguri di Natale all' Azienda ospedaliera di Lodi. Un regalo da 10mila euro effettuato grazie al progetto coordinato per la Banca da Roberto Stracchi. Quest' ultimo era presente ieri, all' inaugurazione dell' iniziativa, in ospedale, insieme ad Alfredo Piroli, al fianco del presidente. Il direttore generale Giuseppe Rossi ha voluto annunciare con soddisfazione anche un' altra novità, ovvero l' arrivo a Lodi di una reumatologa specializzata Eva Scorletti, reduce da un master in Germania, una figura, ha ricordato il manager, tanto invocata dall' Associazione dei pazienti Reumamici. Finalmente l' ospedale avrà la sua specialista in reumatologia.
Parole di ringraziamento nei confronti della Banca, dell' avvocato Bassanetti e di Stracchi sono arrivate da Rossi. «Per l'ennesima volta - ha detto il manager - ci hanno aiutati a rinnovare la dotazione tecnica dell' ospedale. Con una cifra a disposizione che non bastava e comprare uno strumento siamo riusciti ad ottenerne due. L' ecografo sarà destinato alla terapia intensiva e andrà ad aggiungersi a quello già donato in precedenza, consentendo uno sviluppo delle attività». «Coactus tamen voluit, sono stato costretto, ma è difficile dire di no a Rossi - ha detto Bassanetti augurandosi che Rossi rimanga alla guida dell'Ao di Lodi anche in futuro -. Se il direttore verrà trasferito noi lo seguiremo».
«Questa sonda - ha ricordato la responsabile della Tis Simonetta Protti presente insieme alla cardiologa Paola Sepe, i colleghi Mariano Scozzafava e Luciano Fugazza - era necessaria e il fatto che lo fosse testimonia il lavoro effettuato e lo scambio di competenze tra i medici della terapia intensiva. Grazie al direttore generale. Se non ci fosse stata la sua intuizione iniziale tutto questo non ci sarebbe stato». Fino ad oggi, infatti, la sonda era solo una e in terapia intensiva i medici se la contendevano per assistere i pazienti». «Il dottor Scozzafava - ha detto Rossi - usa l'ecografo come se fosse un' estensione dei suoi sensi. In Tis ormai la crescita professionale degli specialisti va aldilà delle loro specialità».
Essenziale era anche il capillaroscopio, usato per la diagnosi nei pazienti reumatologici e fino ad oggi inesistente. «Lo strumento - ha detto Fugazza - serve per migliorare la diagnosi nelle malattie reumatologiche e seguire il paziente nel suo percorso di cura. Permette di fotografare i vasi capillari e seguirne l'evoluzione».

Source:Il Cittadino, 19/12/2015