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sabato 30 aprile 2011

Laser Doppler Imaging e Videocapillaroscopia per monitorare la patologia sclerodermica

le due tecniche forniscono preziose informazioni complementari morfologico-funzionali sull'entità e la progrssione del danno microvascolare

Correlazione tra analisi Laser Doppler Imaging e Videocapillaroscopia nel monitoraggio della progressione della patologia sclerodermica

Nei pazienti affetti da sclerodermia (SSc) le alterazioni del microcircolo avvengono precocemente e si manifestano nel fenomeno di Rayanaud RP, un comune disordine vasospasmico episodico delle estremità caratterizzato dal cambio trifasico di colore (impallidimento, cianosi e eritema) delle dita in seguito all’esposizione alle basse temperature. 

La microangiopatia periferica può essere monitorata nella sua progressione attraverso capillaroscopia ungueale (NFC), una tecnica non-invasiva convalidata per lo studio dei pazienti con affetti da sclerodermia.

La sequenza di alterazioni morfologiche che accompagnano la progressione del danno microvascolare nella sclerodermia sono state descritte con precisione e classificate in tre pattern o quadri patologici.

Il pattern early è caratterizzato da un numero ristretto di capillari giganti e di microemorragie capillari. Inoltre non vi è riduzione della densità capillare e la distrubuzione capillare è piuttosto conservata.

In seguito diviene evidente un pattern di tipo active con presenza di capillari giganti e microemorragie e una moderata perdita di capillari. I capillari appaiono lievemente ramificati e l’architettura globale della rete è parzialmente disorganizzata.

Infine, il pattern di tipo late si rende manifesto nello stadio più avanzato della malattia vascolare. In questa fase la perdita di capillari e lo sviluppo di estese aree avascolari sono significativi. Inoltre si assiste alla presenza di capillari arborizzati e ramificati (indicativi di angiogenesi).

La tecnica di Laser Doppler Imaging (LDI) permette di misurare il flusso sanguigno all’interno del microcircolo cutaneo e il grado di reattività microvascolare in risposta ad uno stimolo termico. La tecnica ha inoltre il vantaggio di mappare la perfusione tessutale su un’estesa area cutanea.

La metodica è fondamentale per lo studio del coinvolgimento microvascolare nelle patologie reumatiche sistemiche.

Recenti studi hanno descritto una correlazione positiva tra la perfusione sanguigna dei polpastrelli (FBP) valutata attraverso LDI e laser Doppler flowmetry (LDF) e l’estensione del danno microvascolare ungueale rilevata mediante capillaroscopia.

I pazienti SSc che presentano il pattern capillaroscopico late mostrano infatti una FBP significativamente inferiore rispetto ai soggetti con un pattern di tipo active o early.

La riduzione della velocità degli eritrociti correla alla progressione delle alterazioni dei parametri capillaroscopici tra cui la ramificazione e la perdita di capillari.

Se non si considera il carattere altamente dinamico dell'evoluzione clinica della patologia e della progressione del danno microvascolare può non risultare evidente la correlazione fra le misurazioni delle due tecniche.

Author:Alberto Sulli, Vanessa Smith and Maurizio Cutolo

Source:Arthritis Research & Therapy 2010, 13:301 doi:10.1186/ar3201