
La manifestazione microvascolare tipica associata dalla sindrome da anticorpi antifosfolipidci (APS) consiste nella presenza di microemoraggie capillari simmetriche apprezzabili all’esame capillaroscopico della piega ungueale, in particolare nei pazienti che presentano anticorpi IgG e IgM anticardiolipina.
Le microemorragie sono indicative del danno capillare precoce e sono rlevabili come piccole macchie scure. Questi eventi sono tipicamente associati alla trombosi rinvenuta in altri disordini reumatici come la sclerodermia.
Per la sindrome da antifosfolipidi non è stato descritto un quadro capillaroscopico definito, come invece per altre patologie reumatiche, ma solo un sovvertimento aspecifico della morfologia capillare ungueale che tuttavia non correla con la ridotta densità funzionale capillare e la velocità del flusso sanguigno.
Il vantaggio offerto dalla tecnica capillaroscopica di maggiore interesse per il reumatologo consiste nell’identificazione delle alterazioni microvascolari precoci delle patologie infiammatorie del tessuto connettivo. La tecnica trova la sua principale applicazione nella distinzione clinica fra il fenomeno di Raynaud di tipo primario e secondario e come tecnica complementare nella diagnosi di numerose patologie reumatologiche.
I recenti perfezionamenti della tecnica hanno permesso una maggiore sensibilità nell’identificazione di quadri capillaroscopici patologici sempre più definiti che, sulla base dell’evoluzione clinica delle alterazioni capillari, possono stimare il coinvolgimento degli organi interni, la severità della patologia e la risposta sistemica al trattamento farmacologico durante il follow-up clinico.
Nel presente studio, una coorte pazienti che presentavano manifestazioni cliniche di vasculopatia sono stati esaminati per la presenza di microangiopatia, ed in seguito valutati per la diagnosi di sindrome da antifosfolipidi. I profili auto-anticorpali dei pazienti ad alto rischio che presentavano microemorragie sono stati correlati infine agli eventi trombotici.
738 pazienti sono stati esaminati consecutivamente attraverso capillaroscopia. Nei pazienti con microemorragie sono stati ricercati gli auto-anticorpi anticardiolipina (αCL) e anti-beta2 glicoproteina 1 (anti-β2GP1). I profili auto-anticorpali positivi sono stati successivamente correlati agli eventi trombotici arteriosi e venosi. I pazienti diagnosticati con scleroderma sono stati esclusi dallo studio. 149 pazienti affetti da disturbi reumatici vari con presenza di microemorragie capillari sono stati inclusi nello studio. Lo screening dei profili antifosfolipidici ha rivelato 15,4% di casi di APS.
La presenza di anticorpi αCL e anti-β2GP1 correlava in modo indipendente e significativo con gli eventi trombotici. L’analisi del sottotipo anticorpale anti-β2GP1 ha dimostrato che solo i sottotipi IgG (p<0.001) e IgM (p=0.051) correlavano con gli eventi trombotici, ma non quello IgA (p=0.292).
Il fatto che gli anticorpi IgA anti-β2GP1 fossero presenti nei pazienti affetti da microangiopatia ma non correlassero con le comlpicazioni trombotiche suggerisce che sia il tipo/conformazione dell’anticorpo che altri fattori siano critici per lo sviluppo degli eventi trombotici.
La tecnica capillaroscopica può dunque aiutare nella pratica clinica reumatologica sia nella fase di screen generale quando si ricercano alterazioni microvascolari specifiche sia per confermare la diagnosi di sindrome da antifosfolipidi unitamente alla presenza di altri parametri clinici.