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martedì 14 febbraio 2012

Trattamento con inibitori delle aromatasi, quale rischio per le ossa?

Questa terapia pone un serio rischio per le ossa, in quanto determina la perdita di matrice minerale, aumentando il rischio di fratture da fragilità

Inibitori aromatasi rischio frattura

Gli inibitori delle aromatasi sono una classe di farmaci utilizzata routinariamente nel trattamento delle donne affette da tumore al seno positivo per la mutazione del recettore degli estrogeni. Questa terapia pone però un serio rischio per le ossa, in quanto determina la perdita di matrice minerale, aumentando così il rischio di fratture da fragilità.

Una recente pubblicazione dell’European Society for Clinical and Economic Aspects of Osteoporosis and Osteoarthritis ha  fornito alcune raccomandazioni cliniche per la prevenzione della compromissione della resistenza ossea durante il trattamento con questi farmaci. Un gruppo di esperti ha revisionato i risultati delle pubblicazioni riguardanti gli effetti deleteri degli inibitori delle aromatasi e l’efficacia delle terapia antifrattura.

Dall’analisi è emerso che tutte le categorie di farmaci inibitori delle aromatasi sono associate con effetti deleteri sullo scheletro, in quanto determinano la perdita di osso e favoriscono le fratture da fragilità. Le attuali guide linea suggeriscono di utilizzare approcci che differiscano in termine dei farmaci utilizzati per la prevenzione delle fratture, sia per la durata del trattamento. Secondo gli esperti, tutte le donne in terapia con inibitori delle armatasi devono essere valutate per il rischio di frattura.

I farmaci anti-frattura acido zoledronico (bisfosfonato), denosumab, o altro bisfosfonato dovrebbero essere somministrati per l’intero periodo del trattamento con gli inibitori delle aromatasi nelle donne osteoporotiche (T-score dell’anca-spinale <-2.5 o ≥1) e in quelle di età superiore ai 75 anni indipendentemente dal valore di densità minerale ossea.

Inoltre, la terapia deve essere considerata nelle pazienti in cui è stata calcolata una probabilità di frattura dell’anca a 10 anni superiore al 3%.

Source:R. Rizzoli, J. J. Body, A. De Censi et al. Guidance for the prevention of bone loss and fractures in postmenopausal women treated with aromatase inhibitors for breast cancer: an ESCEO position paper OSTEOPOROSIS INTERNATIONAL