
La neoplasia femminile per eccellenza può essere prevenuta attraverso la dieta Non esistono alimenti che esercitano effetti anti-tumorali diretti, così come non è possibile attribuire ad un particolare tipo di dieta la causa del tumore. Tuttavia, esistono combinazioni di pattern alimentari che possono esercitare effetti protettivi ed altri che influiscono negativamente sul rischio individuale. Analisi epidemiologiche e di studi nutrizionali mirati non supportano infatti l’ipotesi che un maggiore consumo di grassi costituisca un fattore di rischio importante per lo sviluppo del tumore, piuttosto sarebbe decisivo il tipo di grassi introdotti.
Il consumo di prodotti animali, anch’esso non sembra aumentare il rischio del tumore, anche se le diete che comprendono carni fritte possono essere estremamente pericolose per le donne geneticamente predisposte alla neoplasia.
Una certezza riguarda il consumo di alcol. Da limitare il più possibile, specialmente nelle ragazze prepubescenti, in cui il tessuto ghiandolare mammario è particolarmente vulnerabile. Gli effetti negativi dell’alcol possono essere, in parte, contrastati assumendo grandi quantità di frutta e verdura. Tuttavia, anche se vi è certezza di un ruolo protettivo di frutta e verdure in generale, sembra alcuni prodotti tra cui broccoli cavolo e cavolfiore esercitino invece effetti benefici diretti.
Numerosi alimenti tra cui bacche, semi di lino sono infine ricchi di fito-steroli, composti che esercitano effetti protettivi contro il tumore. Infine, alcun specie di cavolo, sono ricche del composto indolo-3-carbinolo, e quindi possono contribuire alla protezione dal tumore. La prevenzione alimentare dal tumore è quindi possibile e dipende da una predisposizione individuale alla scelta variegata di alimenti e l’astensione da bevande alcoliche.