
L’associazione tra la patologia dermatologica e i disturbi metabolici conosciuti come sindrome metabolica risulta sempre più consolidata. Numerosi studi hanno riscontrato una forte associazione tra la patologia dermatologica e la presenza di alcuni elementi della sindrome tra cui l’obesità, l’ipertensione, la resistenza ad insulina, l’ipercolesterolemia e l’ipertrigliceridemia.
Tuttavia, la relazione tra le due condizioni non è del tutto chiara. Secondo alcuni autori, la presenza dell’obesità avrebbe un impatto diretto sulla severità della malattia cutanea e sulla risposta al trattamento.
La psoriasi è infatti una patologia infiammatoria cronica e l’obesità centrale, in quanto responsabile della iperproduzione di mediatori dell’infiammazione, sarebbe in grado di sostenere la sua patogenesi. Un recente studio inglese ha testato l’ipotesi che la severità della psoriasi correlasse con la presenza delle componenti principali della sindrome metabolica riscontrando, in effetti, una forte relazione tra le due condizioni.
L’analisi si è basata sui referti medici relativi ad un gruppo di 4065 pazienti di età compresa tra 45 e 65 anni affetti da diverse forme di psoriasi. Di questi, 2044 presentavano una forma lieve di psoriasi (2% di superficie corporea interessata), 1377 una forma moderata (3-10%), e 475 psoriasi severa (oltre il 10%).
Dall’analisi è emerso che la severità della patologia dermatologica correlava con la presenza delle componenti della sindrome metabolica secondo una relazione quasi lineare. In particolare, il grado di obesità, l’ipertrigliceridemia e l’iperglicemia erano più pronunciati nelle situazioni di maggiore estensione della malattia cutanea.
Queste osservazioni indicano la necessità dello screeening per la presenza delle componenti della sindrome metabolica nei pazienti con psoriasi, specialmente in coloro affetti da una forma più severa.