L’abitudine al fumo nell’adolescenza può ostacolare il corretto consolidamento dell’osso nelle ragazze e predisporre al rischio di osteoporosi in età adulta. Se a questo si aggiunge la presenza di sintomi depressivi, pur senza diagnosi di depressione, il rischio di fratture nel corso della vita diviene ancora più serio. Questi i risultati di un recente studio condotto dai ricercatori del Cincinnati Children's Hospital Medical Center. Gli autori hanno investigato l’impatto dell’abitudine al fumo, dei sintomi di ansietà e depressione e del consumo di alcol in età sul raggiungimento del picco di densità minerale ossea in ragazze di età compresa tra 11 e 17 anni.
I ricercatori hanno esaminato le ragazze ad intervalli di tre anni misurando il contenuto minerale osseo a corpo intero e la densità minerale ossea a livello dell’anca e della spina lombare e registrando lo stile di vita e la presenza di sintomi depressivi.
Gli autori hanno così osservato che il vizio del fumo era associato ad un minore tasso di accrescimento della massa minerale ossea lombare, dell’anca e totale nell’età compresa tra 13 e 19 anni. Inoltre, la presenza di sintomi depressivi correlava con un minore contenuto osseo a livello lombare.
Nessuna associazione veniva osservata tra presenza di sintomi depressivi, consumo di alcol e condizione ossea. Lo studio ha dunque fornito evidenza dell’impatto dei comportamenti assunti in giovane età sul rischio successivo di frattura ossea dimostrando una pericolosa sinergia tra stili di vita e disagio psicologico.