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mercoledì 12 dicembre 2012

Obesità: un peso economico per il Ssn

Per un paziente obeso il nostro Servizio Sanitario nazionale spende il 25% in più rispetto a un altro cittadino

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Per un paziente obeso il nostro Servizio Sanitario nazionale spende il 25% in più rispetto a un altro cittadino. Altri costi, indiretti ma pur sempre significativi, sono quelli che derivano dalle frequenti assenze lavorative.

Questo il punto della situazione nazionale tracciato da Paola Testori Coggi, direttore generale per la Salute e Protezione dei Consumatori della Commissione Europea. In termini generali, la spesa sanitaria per la gestione dell’obesità e le sue complicazioni ammonta al 3-5% del costo totale del sistema assistenziale.

Non si tratta, infatti, solo di eccesso di peso, ma di una serie di patologie croniche che richiedono costante monitoraggio, terapie ed interventi.

Tuttavia, solo una ridotta percentuale di questi oneri vengono destinati alla prevenzione del disordine. Una vera inversione di questa tendenza di spese si avrà solo se verrà posto un arresto alla diffusione dei disordini del peso corporeo, a partire dalla prima infanzia attraverso iniziative governative dirette alla scuola e inserite anche nel settore privato dell’industria alimentare. Favorire il consumo di pasti in piccole porzioni, di frutta e verdura e limitare l’assunzione di grassi e sale. Questi gli obiettivi principali che permetteranno di risparmiare una considerevole somma alle tasche dell’assistenza pubblica.

Fonte:Quotidiano Sanità