
La prevenzione dell’obesità è un problema che non conosce età.
Certamente la prevenzione del disordine assume un’importanza particolarmente cruciale nell’infanzia. E' proprio in questo momento che possono crearsi le condizioni che segnano il profilo metabolico per il resto della vita.
Lo stesso è vero anche per l’età anziana. Il controllo del peso corporeo è infatti essenziale in questa categoria di individui estremamente delicati, sui quali gravano tipicamente una serie disturbi cronici.
Scarsa attenzione sembrano invece ricevere i giovani adulti. La ragione di questo potrebbe risiedere nel fatto che durante questa età si assiste ad una bassa incidenza di patologie, o perché la condizione corporea in questa fase della vita viene considerata il raggiungimento della massima salute fisica. Di conseguenza, l’interesse clinico e la ricerca di strategie di prevenzione del sovrappeso sembrano passare in secondo piano rispetto agli interventi destinati all’infanzia o alla vecchiaia.
Per quantificare l’interesse scientifico verso questo problema, una recente analisi ha esaminato la produzione di studi sulle strategie di prevenzione dell’obesità nei giovani adulti di età compresa tra 18 e 35 anni. La ricerca delle pubblicazioni è stata condotta sui principali siti di letteratura: PubMed, MEDLINE, PsychINFO, Education Resources Information Center (ERIC) e sul Cumulative Index to Nursing and Allied Health Literature (CINAHL). Gli autori hanno selezionato un totale di 37 studi pubblicati tra il 1985 e il 2011 corredati dei seguenti parametri: peso corporeo, indice di massa corporea (BMI), tipo di dieta, livello di esercizio fisico e valutazioni cliniche pre e post-intervento.
La maggior parte degli studi erano incentrati sui interventi auto-somministrati. Altri analizzavano aspetti più specifici come la presenza di disordini alimentari e il riscorso alle risorse online per il controllo del peso. In generale, gli interventi che mostravano risultati più promettenti erano gli studi pilota, i quali però mancavano del livello di significatività ottenibile dalle analisi su campioni di dimensione più ampie.
Il report ha evidenziato alcune “falle” attuali, indicando però le aree di lavoro più promettenti. Secondo gli autori, vi sarebbe infatti un forte bisogno di approfondire la ricerca di strategie preventive nei giovani adulti, in particolare sviluppando interventi mirati a limitare l’insorgenza di patologie croniche e in grado di garantire il mantenimento nel lungo termine dei benefici derivanti dalla riduzione del peso.