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mercoledì 20 giugno 2012

Se il metabolismo funziona il cuore è al sicuro

Essere in sovrappeso non mette a rischio il cuore, purché il metabolismo sia sotto controllo.

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Un modesto eccesso di peso corporeo non costituisce un pericolo per il cuore, l’importante è avere una buona salute metabolica. È questa la provocatoria conclusione a cui sono giunti un gruppo di ricercatroi inglesi. Decisamente più pericolosa è invece la presenza di disturbi metabolici, anche nei soggetti non obesi.

Per buona salute metabolica si intendono valori accettabili di pressione arteriosa, glicemia, lipoproteine a bassa densità e delle concentrazioni di proteina C-reattiva. Secondo i ricercatori del dipartimento di Epidemiologia e Salute Pubblica dell’University College di Londra, questi parametri metabolici sarebbero maggiormente indicativi del rischio cardiovascolare di quanto non lo sia l’eccesso di peso corporeo.

Questi risultati provengono da un recente studio osservazionale pubblicato sulla rivista Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism al quale hanno partecipato per quasi sette anni oltre 22,000 individui adulti.

Almeno un quarto dei partecipanti erano obesi e un 25% di questi erano obesi metabolicamente sani, ovvero presentavano valori normali di pressione arteriosa, colesterolo ematico, glicemia e marker infiammatori. Durante lo studio si sono verificati 600 decessi per cause cardiovascolari e 1,800 per cause di altra natura.

Gli autori hanno potuto osservare che gli individui obesi metabolicamente sani presentavano un rischio di mortalità per cause cardiovascolari relativamente basso e piuttosto simile a quello dei soggetti sani non obesi. Invece, gli individui caratterizzati da un basso profilo metabolico, sia obesi che non obesi, presentavano rispettivamente un rischio di mortalità del 59% e 64% superiore rispetto ai soggetti sani non obesi e un’incidenza di ipertensione e infiammazione sistemica tra loro simile.

Infine, i soggetti metabolicamente malati e obesi presentavano un rischio di mortalità per cause non cardiovascolari del 72% superiore a coloro in buona salute.

Lo studio, oltre a confermare l’esistenza di una categoria sovrapeso metabolicamente sano, suggerisce di prestare grande attenzione allo studio delle caratteristiche metaboliche e di non basarsi unicamente sulla condizione corporea nella valutazione del rischio cardiovascolare. Anche l'obesità sarebbe da approfondire attraverso l'analisi della composizione corporea tramite impedenziometria.

I parametri metabolici glicemia, pressione arteriosa,  stato infiammatorio possono essere corretti attraverso trattamenti alimentari mirati. Anche senza intervenire sul peso.

Source:Mark Hamer and Emmanuel Stamatakis Metabolically Healthy Obesity and Risk of All-Cause and Cardiovascular Disease Mortality. The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism