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mercoledì 23 marzo 2011

Frutta, verdura e salute cardiovascolare

La salute cardiovascolare dipende in larga parte dalla abitudini alimentari

Frutta, verdura e salute cardiovascolare

Il consumo regolare di frutta e verdura è una misura indispensabile per avere una buona salute cardiovascolare e prevenire l’ipertensione, il più comune tra disturbi del sistema cardiocircolatorio.

Frutta e verdura contengono una serie di sostanze con proprietà vasorilassanti ed antiossidanti. Resveratrolo, quercetina ed altri flavonoli sono solo alcuni tra i composti polifenolici presenti in questi alimenti capaci di interferire in numerosi pathways biochimici cellulari.

Queste sostanze esercitano il loro effetto cardioprotettivo prevenendo l’aggregazione piastrinica, l’innalzamento della pressione sanguigna e l’iperlipidemia.

Altri composti, conosciuti come antocianine e procianidine sono presenti in alte concentrazioni nel melograno e nell’uva e possiedono proprietà antipertensive e favoriscono la vasodilatazione. Le arance sono invece ricche in flavanoni, un gruppo di composti fenolici antiaterogenici capaci di abbassare i livelli di colesterolo.

Nel presente studio è stata analizzata l’associazione tra il consumo di frutta e verdura ed il rischio di sviluppo di ipertensione basandosi sulla misurazione della pressione sanguigna di 745 pazienti di età superiore a 35 anni in buona salute cardiovascolare.

La composizione della dieta di ciascun partecipante è stata valutata attraverso un questionario sulle abitudini alimentari di 141 elementi. I soggetti sono stati successivamente inclusi in quattro categorie in base al consumo abituale di frutta e verdura. L’ipertensione è stata definita con un valore sistolico/diastolico di pressione superiore o uguale a 135/85 mmHg e/o se in presenza di terapia anti-ipertensiva.

Durante un periodo di follow-up di 4 anni si sono registrati 222 nuovi casi di ipertensione. Il gruppo di partecipanti che assumeva il maggior quantitativo di frutta e verdura presentava evidentemente il rischio più basso di sviluppo di ipertensione.

Author:M Tsubota-Utsugi, T Ohkubo, M Kikuya, H Metoki, A Kurimoto, K Suzuki, N Fukushima, A Hara, K Asayama, H Satoh, Y Tsubono and Y Imai

Source:Journal of Human Hypertension (2011) 25, 164–171; doi:10.1038/jhh.2010.48