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venerdì 27 aprile 2012

Poco sonno, attività notturna e il metabolismo ne risente

Scarso riposo e disturbi del ciclo circadiano sono causa di alterzioni endocrine che possono favorire l’insorgenza del diabete e dell’obesità.

Ritmo lavoro obesità

Il problema sarebbe legato ad un minore rilascio di insulina da parte del pancreas, come conseguenza dello sfasamento del cosiddetto “orologio biologico”.

Questa condizione interessa milioni di individui che, per esigenze professionali o abitudine, sottraggono regolarmente ore destinate al sonno e stravolgono, per così dire, i sistemi endogeni che controllano il rilascio di ormoni del metabolismo energetico.

I ricercatori della Harvard Medical School, Boston, guidati da Orfeu M. Buxton, hanno dimostrato questo fenomeno sottoponendo un gruppo di individui sani a condizioni sperimentali controllate che riproducevano la privazione prolungata del sonno e l’alterazione del ritmo circadiano. I partecipanti hanno trascorso un periodo di tre settimane di sonno ridotto (5,6 ore di riposo al giorno) combinato allo stravolgimento del ciclo circadiano basato sull’alternanza del ciclo luce-buio. Gli autori hanno notato che questa “forzatura comportamentale” causava un rallentamento del tasso metabolico basale. I partecipanti producevano infatti il 32% meno di insulina rispetto a quando erano normalmente riposati e la glicemia cresceva fino a raggiungere livelli pre-diabetici.

La “buona notizia” è che questi parametri tornavano alla normalità quando i partecipanti venivano riabituati alla condizione di riposo ottimale e veniva ripristinato il corretto ciclo giorno-notte.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine, ha dimostrato in modo inconfutabile che il disturbo cronico del sonno può alterare il metabolismo sistemico. Questo maladattamento, tipico dei ritmi di vita subordinati al lavoro, può infine aprire la strada al diabete e all’obesità. L’avvertimento è dunque quello di non sacrificare il sonno, ma di considerarlo, insieme a dieta e esercizio, come uno dei pilastri necessari al mantenimento della salute.

Source:Buxton, O. Science Translational Medicine, April 11, 2012.