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mercoledì 28 settembre 2011

Troppa televisione fa male al cuore

Più di due ore giornaliere trascorse di fronte alla tv aumentano il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 e patologie cardiovascolari

Troppa televisione fa male al cuore

I ricercatori della Harvard School of Public Health hanno riscontrato una forte associazione un prolungato tempo trascorso in fronte alla televisione ed il rischio di sviluppo di patologie croniche - diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari - e mortalità prematura.

Il tempo speso davanti ad uno schermo, sia questo quello della televisione o del computer, sarebbe secondo solo a quello trascorso sul posto di lavoro e al sonno.

Buona parte della popolazione dei paesi occidentali divide infatti il proprio tempo tra queste attività. Gli europei trascorrono in media il 40% del proprio tempo libero di fronte alla TV. Questo corrisponde a circa tre o quattro ore di visione, poco meno rispetto alle 5 dell’americano medio.

L’impatto di questi comportamenti a rischio sullo sviluppo di patologie croniche è stato investigati in precedenti studi che hanno considerato anche l’ulteriore associazione con i livelli di attività fisica e le abitudini alimentari scorrette.

Gli autori del presente studio hanno condotto una metanalisi, ovvero una revisione sistematica della letteratura pubblicata tra il 1970 e il 2011 riguardante l’associazione tra il tempo trascorso di fronte alla TV e il rischio di diabete, patologie cardiovascolari e mortalità.

La bibliografia di riferimento è stata selezionata attraverso una ricerca sul database MEDLINE dal 1970 fino a marzo 2011 e su EMBASE dal 1974 fino  marzo 2011 includendo solo gli studi di coorte che riportavano stime del rischio relativo con intervalli di confidenza del 95% per le associazioni di interesse. I dati sono stati estratti indipendentemente dall’autore e le stime sommarie delle associazioni ottenute utilizzando un modello random-effects.

La ricerca ha selezionato otto vasti studi prospettici di popolazione di produzione americana, europea e australiana. Lo studio è stato pubblicato sul Journal of the American Medical Association.

Dai risultati è emerso che più di due ore giornaliere trascorse di fronte alla tv aumentano il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 e patologie cardiovascolari.

L’associazione tra il tempo trascorso di fronte alla televisione ed il rischio di patologie croniche era lineare mentre la mortalità per qualsiasi aumentava per una durata superiore a 3 ore al giorno. Per ogni due ore aggiuntive di tv, il rischio di patologie croniche e mortalità prematura aumentavano infatti del 20, 15, e 13% rispettivamente.

Gli effetti deleteri di un tempo eccessivo trascorso di fronte allo schermo sull’incidenza di diabete sono in parte spiegati dalle scorrette abitudini alimentari e dall’elevata sedentarietà promossi da questo comportamento. Entrambi i fattori sono riconosciuti elementi di rischio alla base della patogenesi del diabete e delle patologie cardiovascolari.

Per contrastare la diffusione sempre più preoccupante di questi disturbi cronici non basterebbe solamente promuovere l’attività fisica ma occorrerebbe anche sottrarre tempo a queste abitudini insalubri. La ricerca futura dovrà inoltre considerare gli effetti dell’uso prolungato dei nuovi dispositivi e delle applicazioni mediatiche basate sulla rete - smartphone, laptop e palmari - sull’equilibrio energetico e il rischio di sviluppo di patologie croniche.

Fonte:Grøntved A, Hu FB. JAMA 2011; 3058(23):2448-2455