
La tecnica capillaroscopica permette di individuare particolari alterazioni morfologiche e funzionali della rete microvascolare cutanea associate alle più comuni patologie autoimmuni del sistema connettivo
Questa tecnica offre inoltre la possibilità di monitorare nel tempo l’evoluzione clinica dei disordini e di valutare l’efficacia dei trattamenti.
Di particolare interesse, nella pratica reumatologica, risulta la classificazione del Fenomeno di Raynaud, una sindrome ischemica delle estremità degli arti scatenata dalle basse temperature, in base alla sua origine idiopatica (primario), oppure secondaria ad una patologia reumatica.
Questo fenomeno costituisce il sintomo d’esordio della patologia Sclerodermica, un disordine autoimmune per il quale è stata descritta la sequenza di precisi pattern capillaroscopici che riflettono la severità e lo stadio clinico della patologia.
Il monitoraggio dell’evoluzione della forma primaria del fenomeno a quella secondaria assume dunque un’importanza cruciale per il riconoscimento precoce della patologia e il tempestivo intervento farmacologico.
Un recente studio, condotto da reumatologi serbi, ha valuto il valore prognostico del pattern sclerodermico relativo ad osservazioni effettuate a livello della piega ungueale per lo sviluppo di una patologia del tessuto connettivo.
3,029 partecipanti con fenomeno primario sono stati esaminati ad intervalli di 6 mesi per una durata totale dello studio di 4,8 anni.
Le caratteristiche patologiche capillaroscopiche sono state registrate in tutti i pazienti anche in assenza di manifestazioni cliniche e serologiche indicative della presenza di una patologia del tessuto connettivo.
Nei pazienti che, entro il temine dello studio, hanno sviluppato una patologia del tessuto connettivo sono stati analizzati i pattern capillaroscopici relativi a sei mesi prima della diagnosi, valutando l'esistenza di un'associazione tra il tipo di alterazioni osservate e la patologia sviluppata.
Al termine del periodo di follow-up, 1660 pazienti (54, 8%) presentavano ancora la forma primaria del fenomeno, 246 (8,1%) presentavano una forma secondaria sospetta e 1123 (37,1%) avevano sviluppato una patologia del tessuto connettivo – 363 connettiviti indifferenziate, 263 sclerodermia, 143 lupus sistemico eritematoso, 106 artrite reumatoide, 102 sindrome di Sjogren, 61 sindrome da overlap, 30 vasculiti, 24 connettivite mista, 19 polimiosite, 7 dermatomiosite e 5 sindrome primaria da anti-fosfolipidi.
Il pattern di tipo sclerodermico correlava significativamente con lo sviluppo di sclerodermia [P = .00001, sensibilità 94%, specificità 92%, valore predittivo positivo 52%, valore predittivo negativo 99%, odds ratio 163 (95% CI, 97,9-271,5)], così come per la dermatomiosite (P = .0004), con la sindrome da overlap con segni di sclerodermia (P = .0001) e la connettivite mista (P = .007).
L’esame di microscopia capillare si è confermato un metodo efficace per la distinzione tra le due forme del fenomeno di Raynaud e utilie strumento prognostico per predirre lo sviluppo di patologie appartenenti allo scleroderma spectrum disorders nei pazienti che presentano la forma primaria del fenomeno di Raynaud.