
Il trattamento con acidi grassi polinsaturi omega-3 a lunga catena attenua l’espressione dei geni coinvolti nei processi infiammatori nel tessuto adiposo di individui obesi.
Il trattamento, somministrato per otto settimane prima dell’intervento di chirurgica bariatrica favoriva anche l’espressione di molecole anti-infiammatorie – eicosanoidi – sempre a livello del tessuto adiposo. Questi i risultati di un recente studio condotto da Dr. Thomas M. Stulnig e colleghi dell’università di Vienna.
L’infiammazione cronica del tessuto adiposo rappresenta un elemento caratteristico dell’obesità ed è fortemente associate al rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 e altri disturbi. Secondo gli autori della pubblicazione, gli acidi grassi polinsaturi omega-3 a lunga catena offrono protezione contro il rischio di patologie cardiovascolari e i fenomeni infiammatori, anche se non si conoscono esattamente i loro effetti.
I ricercatori hanno assegnato casualmente 55 individui severamente obesi, non affetti da diabete, al trattamento giornaliero con 3,36 grammi di acidi grassi polinsaturi omega-3, oppure una simile quantità di grasso di latte. Hanno quindi analizzato l’espressione di particolari gruppi di geni, osservando che la maggior parte dei geni coinvolti nelle risposte di tipo infiammatorio erano espressi a livelli decisamente inferiori nel tessuto adiposo dei pazienti trattati con grassi omega-3.
Inoltre, anche i livelli di interleuchina-6 e le concentrazioni di trigliceridi erano significativamente inferiori nel gruppo trattato con omega-3 rispetto a quelli destinati al consumo di grasso di latte.
Allo stesso tempo, l’espressione di geni con funzioni anti-infiammatorie veniva stimolata a livello del tessuto adiposo sottocutaneo e viscerale. Gli autori hanno fatto notare che il dosaggio impiegato nello studio era simile a quello normalmente utilizzato per ridurre i livelli di trigliceridi, e quindi una dose superiore potrebbe avere un’effetto anti-infiammatorio ancora più marcato, specialmente considerando la condizione di obesità severa del paziente.
Il tipo di grassi utlizzato è derivato dall’olio di pesce e deve essere distinto dagli acidi grassi omega-3 a corta catena, principalmente contenuti nell’olio di origine vegetale.
I ricercatori stanno adesso portando a termine studi clinici basati sull’impiego combinato di supplementi di acidi grassi omega-3 a lunga catena e dieta anti-infiammatoria e studiano parallelamente nel modello animale obeso i meccanismi attraverso cui queste macromolecole influenzano l’infiammazione del tessuto adiposo.