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lunedì 1 ottobre 2012

Duodenal switch, meglio del bypass nell’obesità estrema

La tecnica chirurgica del duodenal switch sembra essere più indicata nel trattamento chirurgico dell'obesità estrema.

chirurgia bariatrica

La tecnica chirurgica del duodenal switch - conosciuta come diversione biolopancreatica – sembra essere più efficace rispetto al by-pass gastrico tradizionale per favorire una sostanziale riduzione del peso corporeo.

Così suggeriscono i ricercatori del dipartimento di chirurgia del Madigan Army Medical Center di Washington guidati da Daniel W. Nelson. La tecnica permetterebbe inoltre un maggiore controllo delle condizioni coesistenti, specialmente negli individui super-obesi. I risultati dello studio sono stati presentati sulla rivista Archives of Surgery.

L’analisi ha coinvolto oltre 1500 pazienti sottoposti ad intervento di duodenal switch (DS) e oltre 77,000 destinati all’intervento tradizionale di by pass gastrico (GB) Roux-en-Y tra il 2007 e il 2010 e iscritti nel Bariatric Outcomes Longitudinal Database, l’archivio di dati sulla chirurgia bariatrica più grande attualmente.

L’indice di massa corporea era mediamente più elevato per i pazienti DS e questi presentavano anche un numero di complicazioni superiore. L’intervento DS presentava una durata media superiore rispetto alle procedure GB, maggiori perdita di sangue e anche un più frequente ricorso a trasfusioni intraoperatorie. L’intervento DS si associava ad un’incidenza superiore di infezioni post-operatorie e anche una probabilità due volte superiore di sanguinamento anostomotico.

Ad ogni modo, i pazienti sottoposti DS presentavano una riduzione del BMI dopo 2 anni di follow up pari a 43%, maggiore dunque rispetto a quanto osservato nel gruppo GB (36%).

Inoltre, i pazienti sottoposti DS mostravano un miglioramento più accentuato nella gravità delle principali comorbidità associate all’obesità: diabete, ipertensione, iperlipidemia e sindrome da apnee del sonno. Infine, dopo 2 anni quasi il 20 % dei pazienti sottoposti a GB non raggiungeva una riduzione pari al 50% del valore iniziale di BMI. Diversamente, la percentuale di insuccesso tra i pazienti sottoposti a DS si limitava al 9% dopo un anno e 6% dopo due anni. L’analisi di un dottogruppo di pazienti super obesi h permesso di riscontrare una percentuale di riduzione del peso corporeo nettamente superiore tra i pazienti DS rispetto a quelli GB (79% vs 67%).

In conclusione, gli autori hanno fatto notare che, nonostante la procedura di duodenal switch comporti maggiori rischi rispetto al by pass gastrico tradizionale, gli esiti post operatori sono superiori in termini di riduzione del peso e di miglioramento delle comorbidità. Questi risultati mettono quindi in discussione le attuali raccomandazioni sulle strategie bariatriche e sottolineano come grazie ad una sua maggiore diffusione, la tecnica di duodenal switch potrebbe divenire la procedura elettiva nella gestione dei pazienti super-obesi.

Fonte:Daniel W. Nelson, Kelly S. Blair, Matthew J. Martin Analysis of Obesity-Related Outcomes and Bariatric Failure Rates With the Duodenal Switch vs Gastric Bypass for Morbid Obesity Arch Surg. 2012