
L’intervento tradizionale di appendicectomia aperta può risultare particolarmente complicato nel caso dei soggetti moderatamente e severamente obesi, comportando tempi di ricovero più lunghi ed un maggiore rischio di infezione. Meglio le procedure mini-invasive come la chirurgia laparoscopica.
Così affermano i ricercatori della University of Southern California, i quali hanno dimostrato la superiorità della procedura mini-invasiva attraverso studio retrospettivo che ha coinvolto oltre 13,330 soggetti sottoposti ad intervento chirurgico di asportazione dell’appendice. Di questi il 78% ha subito un intervento laparoscopico mini-invasivo e il 22% un’operazione aperta.
L’analisi ha dimostrato che la procedura laparoscopica si associava ad una riduzione complessiva della morbidità pari al 57%. Questo tipo di procedura determinava tempi di ricovero mediamente di 1,2 giorni inferiori rispetto alla procedura aperta. Gi autori hanno inoltre osservato che maggiore era il peso dei pazienti e più frequenti e severe erano le complicazioni post-intervento aperto. Al contrario, le procedure laparoscopiche determinavano risultati simili, indipendentemente dalla condizione corporea dei pazienti. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Journal of American College of Surgeons.
Secondo il principale autore dello studio, Rodney Mason, le procedure mini-invasive garantiscono un minore tempo di ricovero e rischio d infezione, assicurando così un risparmio notevole in costi sanitari. L’appendicectomia laparoscopica rappresenta infatti un intervento sicuro e costituisce dunque l’approccio più indicato nel caso dei pazienti obesi. La procedura assicura un più facile accesso e visualizzazione delle strutture profonde anche in presenza di un eccesso di tessuto adiposo, riducendo le complicazioni secondarie alle ferite chirurgiche.