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martedì 3 aprile 2012

La capillaroscopia può aiutare nella diagnosi dell'artrite infiammatoria

La presenza di particolari alterazioni morfologiche della rete capillare permette di stabilire una possibile evoluzione sistemica della patologia.

artrite infiammatoria

Nel presente studio, i ricercatori dell’Università di Plovdiv, Bulgaria, e della Justus-Liebig University Gießen, Bad Nauheim in Germania, hanno valutato l’utilità dell’esame capillaroscopico ungueale nella diagnosi dei pazienti affetti da diverse forme di artrite infiammatoria; artrite reumatoide, artrite prsoriasica e artrite in fase iniziale

 

L’analisi ha coinvolto in totale 62 pazienti affetti da artrite reumatoide, 34 con artrite psoriasica con interessamento articolare e delle mani e 9 donne con artrite in fase iniziale.

 

I ricercatori hanno studiato i parametri capillaroscopici morfologici dei pazienti in relazione alla presenza del fenomeno di Raynaud secondario, un sintomo caratteristico che accompagna numerose patologie autoimmuni del tessuto connettivo, il quale si manifesta sottoforma di episodi di vasocostrizione alle estremità degli arti in risposta alle basse temperature.

 

Il fenomeno di Raynaud è stato rilevato nel 30% dei pazienti con artrite reumatoide, nel 32,4% dei pazienti con artrite psoriasica e nel 44,4% dei soggetti con artrite in fase iniziale.

 

Le alterazioni morfologiche più frequentemente osservate nei soggetti con artrite reumatoide erano la presenza di capillari allungati ed una maggiore evidenza del plesso sub-papillare. Inoltre, nel 78% dei pazienti affetti dalla forma secondaria del fenomeno di Raynaud e nel 62% di coloro non colpiti dal disturbo erano presenti capillari dilatati.

 

Nel 58.8% dei soggetti con artrite psoriasica venivano osservati capillari con un particolare “attorcigliamento” della parte terminale dei vasi. Il pattern capillaroscopico di tipo sclerodermico (scleroderma like pattern) è stato osservato con una frequenza piuttosto bassa nei pazienti affetti da artrite reumatoide (14,5%).

 

Inoltre, questo tipo di disorganizzazione strutturale della rete microvascolare era presente solo nell’11,1% dei pazienti affetti da una forma iniziale della patologia. La presenza del pattern di tipo sclerodermico giustifica quindi il regolare follow-up capillaroscopico nei pazienti con artrite reumatoide, in modo da riconoscere la possibile insorgenza di forme di artrite sistemica distinte dall’artrite infiammatoria.

 

Lo studio ha dunque confermato la necessità di includere l’esame capillaroscopico ungueale all’interno degli algoritmi diagnostici per i pazienti con artrite infiammatoria, in quanto questa tecnica permette, in base al riscontro di specifiche alterazioni morfologiche, di stabilire la possibile evoluzione del disordine.

Source:Lambova SN, Müller-Ladner U. Capillaroscopic pattern in inflammatory arthritis. Microvasc Res. 2012 Mar 9.