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giovedì 10 novembre 2011

Quali regole per una giusta alimentazione?

Sovralimentazione e predilezione per cibi grassi e ipercalorici costituiscono pericolosi rischi per la salute

Quali regole per una giusta alimentazione?

Grassi, sale e zuccheri. Difficile immaginare una pietanza privata di questi elementi fondamentali. La preferenza per queste caratteristiche è insita nella nostra natura e guida la maggior parte delle scelte alimentari delle persone.

La ricerca spasmodica di queste proprietà dei cibi avrebbe rappresentato, in tempi remoti, una sorta di “linea guida alimentare primitiva”.

Proprio questi comportamenti alimentari ancestrali, necessari ad assicurare la sopravvivenza in tempi di scarsità di risorse, avrebbero scolpito evolutivamente le abitudini alimentari, fino a plasmare i gusti dell’uomo moderno.

Oggigiorno, evidentemente, la situazione è ben diversa. L’offerta di cibi, specialmente ipercalorici, è onnipresente e a prezzi decisamente inferiori. Tuttavia l'interesse per queste caratteristiche alimentari si è mantenuta pressochè invariata e può portare all'assunzione incontrollata di calorie e micronutrienti, spesso superiore al reale fabbisogno. Questo è particolarmente vero per quanto riguarda l’apporto giornaliero di sodio e carboidrati.

Questa situazione si traduce drammaticamente nella crescente incidenza patologie cardiovascolari, cancro e disturbi metabolici, veri e propri flagelli della società contemporanea.  

Evitare la sovralimentazione è dunque il primo passo necessario per guadagnare in salute. Questo è possibile limitando le situazioni che possono determinare il consumo compulsivo di cibo, utilizzare piatti di misure più piccole e tenere i dolci e snack a distanza: queste rappresetano tuttavia rigide imposizioni riservate ai casi di voracità estrema.

Altrimenti, è possibile cambiare forzatamente le proprie inclinazioni gastronomiche. Ad esempio, l'abitudine graduale ad un uso più parsimonioso del sale da tavola, oppure l'espansione dei propri orizzonti alimentari, fino ad includere nella dieta una quantità sufficiente di frutta e verdura necessaria a ricoprire il fabbisogno di micronutrienti e zuccheri.

Un simile sforzo è richiesto per i prodotti integrali, in sacrificio delle farine raffinate più palatabili, ma a favore di un profilo più salutare. Gli alimenti integrali sono particolarmente indicati per la prevenzione del diabete e permettono di limitare il consumo di cibo in quanto favoriscono il senso di sazietà.

Infine, il fallimento dei regimi e delle restrizioni alimentari bigotte è in parte dovuto al fatto che la rimozione di particolari sapori, consistenze o abitudini dietetiche verso cui si è particolarmente inclini, altro non fa che aumentarne e il desiderio e causare lo sfogo alimentare quando vengono allentate temporaneamente le inibizioni.

Moderazione e autocontrollo sono dunque virtù che in ambito alimentare devono prevalere sull’istinto naturale ed irrefrenabile che pilota scelte e comportamenti spesso pericolosi.