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lunedì 11 giugno 2012

Carenza di magnesio, più pericolosa nei diabetici

I disturbi dell'attività elettrica cardiaca sono accentuati nei soggetti diabetici che presentano ipomagnesemia.

Magnesio cuore

Le anomalie elettrocardiografiche conosciute come extrasistoli o battiti prematuri sono fenomeni di instabilità elettrica cardiaca comuni nei soggetti affetti da patologie cardiovascolari. L’insorgenza di questi disturbi aritmia può essere causata dal deficit alimentare di magnesio, ipomagnesemia, ed accresciuta da quelle condizioni che determinano un’eccessiva perdita del minerale.

Il magnesio è infatti un importante regolatore dell’attività dei canali ionici che controllano l’eccitabilità del tessuto miocardico. La deficienza di magnesio può alterare le concentrazioni di altri ioni necessari alla normale fisiologia cardiaca, favorendo così l’instabilità elettrica e i disturbi del battito cardiaco. L’ipomagnesemia rappresenta quindi una grave minaccia nei soggetti ad elevato rischio cardiovascolare come gli individui affetti da diabete di tipo 2.

In un recente studio i ricercatori canadesi della McGill University hanno valutato l’impatto del diabete sulla concentrazione sierica di magnesio e quindi sulla prevalenza dei disturbi elettrofisiologici.

Gli autori hanno registrato l’attività cardiaca di oltre 750 individui esaminando la variabilità della frequenza cardiaca e la presenza di aritmie in un tempo di due ore. Quindi, l’analisi di regressione logistica ha permesso di stabilire le associazioni tra i livelli del minerale e i disturbi del ritmo cardiaco.

Il 76% degli individui affetti da ipomagnesemia erano diabetici. La deficienza di magnesio è un tratto distintivo del diabete di tipo 2, dove la perdita del minerale è dovuta ad una maggiore escrezione renale secondaria a diuresi osmotica durante gli episodi di glicosuria. Tuttavia, questa anomalia elettrolitica non viene sempre correttamente diagnosticata.

Gli autori hanno potuto osservare che la probabilità di soffrire più di sei episodi di aritmia all’ora si riduceva nei soggetti diabetici secondo il gradiente di concentrazione del minerale. Secondo i ricercatori, la presenza del diabete di tipo 2 agirebbe dunque da fattore modificatore sull’associazione tra concentrazioni di magnesio e l’aritmia ventricolare e sarebbe evidente una minore prevalenza del disturbo al crescere della concentrazione del minerale.

L’introduzione di alimenti ricchi in magnesio nella dieta dei soggetti diabetici rappresenterebbe quindi un’opportuna strategia per correggere e prevenire il rischio di aritmie ventricolari nei soggetti ad elevato rischio cardiovascolare. Importati fonti alimentari del minerale sono, ad esempio, frutta e verdura e cereali non raffinati.

Fonte:Liana C Del Gobbo, Yiqing Song, Paul Poirier et al. Low serum magnesium concentrations are associated with a high prevalence of premature ventricular complexes in obese adults with type 2 diabetes Cardiovasc Diabetol. 2012