
Nuovi valori di riferimento e di soglia diagnostica per le misure plicometriche cutanee destinati ai pazienti pediatrici. Le recenti indicazioni provengono dai risultati di uno studio norvegese condotto dai ricercatori della Stavanger University.
Il team medico ha infatti prodotto nuovi valori di riferimento sia per le misurazioni delle pliche cutanee del tricipite che subscapolari sulla base dei criteri diagnostici designati dall’International Obesity Task Force (IOTF). Lo studio ha coinvolto 4600 bambini di età compresa tra 4 e 16 anni grazie ai quali sono state derivate le curve di riferimento e i corrispondenti valori presentati come percentili.
Gli autori hanno così registrato un incremento lineare della misura media delle pliche associato allo sviluppo dei bambini e, in generale, valori superiori tra le bambine. I ricercatori hanno anche osservato una forte correlazione tra entrambi i tipi di pliche cutanee e i valori dell’indice di massa corporea.
Per tutte le età considerate, un valore di cut-off pari ad 1 deviazione standard forniva una specificità diagnostica per il sovrappeso pari a 76% per le pliche tricipitali e pari a 70% per quelle subscapolari, mentre una specificità pari a 92% per entrambe le misure. Nella riconoscimento dell’obesità, un valore di deviazione standard pari a 1,3 determinava una sensibilità pari a 91% e specificità di 90% per quanto riguarda le pliche subscapolari. I valori corrispondenti per le pliche tricipitali erano di 86% e 91%.
In conclusione, entrambe le misure antropometriche presentavano un elevato potere discriminatorio nel riconoscere la presenza del sovrappeso e dell’obesità infantile.