
Aumentare le fibre nella dieta per prevenire l’ictus. Questa la conclusione di una recente meta-analisi condotta dai ricercatori inglesi dell’Università di Leeds. Il dato non rappresenta del tutto una novità, poiché numerosi studi prospettici ne hanno potuto dimostrare l’effetto protettivo sulla salute cardiovascolare, tuttavia, fino ad ora, non era disponibile un quadro generale dell’impatto degli stili alimentari sulla prevenzione di questo tipo di patologie.
Per completare questa visione gli autori hanno analizzato differenti database elettronici contenenti informazioni sulle abitudini alimentari e l’incidenza di eventi emorragici o ictus ischemico registrate tra il 1990 e il 2012. L’analisi di 8 studi ha dimostrato che il consumo totale di fibre alimentari correlava inversamente con il rischio di eventi emorragici e ictus ischemico. Diversamente, il consumo giornaliero di 4 g di fibre solubili non correlava con una riduzione significativa del rischio. In conclusione, il consumo di fibre sembra offrire una decisa protezione contro il rischio di eventi cerebrovascolari.
Tuttavia, la mancanza attuale di dati precisi sull’effetto dei vari tipi di fibre non permette di giungere a conclusioni definitive sull’origine alimentare di questi elementi da includere nella dieta. Secondo i ricercatori sono richiesti ulteriori studi per definire il tipo di fibre più indicate per la protezione contro le due forme di ictus, emorragico e ischemico.