
Il trattamento di brachiterapia si è ultimamente diffuso nella pratica oncologica come alternativa all’irradiazione del seno intero (whole breast irradiation WBI) per la gestione del tumore mammario in fase precoce. Non è chiaro, tuttavia, la gravità e l’incidenza di complicazioni associate a questo tipo di trattamento.
I ricercatori della Yale University School of Medicine hanno recentemente analizzato un vasto campione di pazienti (4671) sottoposte a chirurgia conservativa del seno seguita da brachiterapia, valutando la frequenza delle complicazioni più comuni ad un anno di distanza dal trattamento. Le osservazioni sono state confrontate con i dati provenienti da un gruppo di pazienti destinate al trattamento di WBI, con particolare attenzione alle ferite cutanee e il danno ai tessuti profondi e all’osso.
Gli autori hanno constatato che il trattamento di brachiterapia si associava ad un’incidenza di complicazioni leggermente superiore rispetto a quanto avvenisse con il trattamento di irradiazione (34,4% vs 27,3%). Le pazienti sottoposte a brachiterapia presentavano, ad un anno di distanza, complicazioni cutanee e delle ferite con maggiore frequenza rispetto alle pazienti destinate al trattamento WBI. Tuttavia, non vi erano differenze significative tra i due gruppi per quanto riguarda l’incidenza di complicazioni dei tessuti profondi e dell’osso.