
Le cheratosi attiniche sono considerate displasie epidermiche in situ che si presentano su aree foto-esposte, principalmente negli individui di carnagione chiara.
Le forme pigmentate di queste lesioni possono rendere la diagnosi differenziale con la lentigo maligna melanoma particolarmente complicata, per via di una parziale sovrapposizioni de alcune caratteristiche cliniche.
La diagnosi differenziale fra i due tipi di lesione è quindi indispensabile soprattutto in luce della loro diversa evoluzione clinica e dei trattamenti richiesti da ciascuna delle due entità dermatologiche.
Per aumentare la precisione clinica diagnostica devono essere tenute in considerazione caratteristiche cliniche, dermoscopiche e istologiche.
La demoscopia è un strumento di grande utilità nella diagnosi clinica dei tumori cutanei, la cui conferma definitiva si avvale tuttavia da un’imprescindibile esame istologico.
Nel presente studio sono state esaminate cinque lesioni attiniche pigmentate di 5 diversi pazienti. Sotto il profilo istologico si è osservata una perdita della normale stratificazione dell’epidermide in tutte le lesioni considerate e la presenza di cheratinociti atipici densi in melanina negli strati basali.
A livello del derma era presente un infiltrato di cellule infiammatorie costituito da linfociti, macrofagi e melanofagi.
Il ritrovamento dermoscopico più frequente è stata una granulazione marrone grisacea con distribuzione peri-follicolare, seguita da strutture romboidali ed, infine, un pattern anulare-granulare di distribuzione del pigmento. Di nota, non sono state osservate lesioni follicolari asimmetricamente pigmentate.
Questi elementi dermoscopici possono costituire delle chiavi che facilitano la diagnosi differenziale pre-operatoria delle cheratosi attiniche pigmentate.