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giovedì 22 settembre 2011

Diagnosi differenziale della cheratosi seborroica

Le cheratosi seborroiche sono le forme più comuni del tumore benigno epidermico, composto da cheratinociti epidermici

Dermoscopia cheratosi seborroica

Le cheratosi seborroiche rappresentano entità dermatologiche istopatologicamente definite e quindi facilmente riconoscibili nella pratica clinica.

Tuttavia questo tipo di lesioni manca di precisi criteri dermoscopici che ne permettano l’inquadramento differenziale.

Le cheratosi seborroiche sono infatti le forme più comuni del tumore benigno epidermico, composto da cheratinociti epidermici.

 

Queste lesioni vengono frequentemente ritrovate nelle persone di carnagione chiara e si manifestano, generalmente, nell’età adulta, ma possono, più raramente, insorgere anche durante l’adolescenza.

 

Entrambi i sessi ne sono interessati in ugual misura.

Le lesioni possono originare in qualunque sito corporeo ma, più tipicamente, appaiono sulla parte superiore del tronco principalmente sulla testa e il collo.

Sono generalmente asintomatiche e possono causare solo lieve prurito.

Inizialmente, le lesioni appaiono come macchie opache dai bordi ben definiti, piatte, scure o marroni e con pseudo-cisti cornee.

Durante la progressione, le lesioni divengono più papulari ed assumono un’apparenza cerosa e verrucosa.

La dermoscopia è una tecnica indispensabile per aiutare la diagnosi nei casi poco chiari di lesioni cutanee pigmentate e rappresenta la tecnica di elezione per l’identificazione del melanoma maligno.

Un recente studio indiano, condotto su oltre 250 lesioni, ha valutato il pattern delle varianti cliniche di questo tipo di lesioni, ricercando inoltre l’esistenza di una correlazione fra caratteristiche dermoscopiche e varianti cliniche delle cheratosi.

L’incidenza di queste lesioni aumenta linearmente con l’età, con una massima  dopo i 60 anni.

Le varianti più frequenti sono le cheratosi seborroiche comuni, caratterizzate dermoscopicamente dalla presenza di aperture tipo comedoni, fessure, pieghe e forti demarcazioni.

 

Le dermatosi papulosa nigra e le cheratosi seborroiche peduncolate, seconde in ordine di frequenza,  presentano anch’esse aperture tipo comedoni, fessure e pieghe.

 

Nelle cheratosi seborroiche piatte vengono invece osservate strutture di tipo fingerprint e a rete. Infine, la variante stucco cheratosi, presenta forte demarcazione e strutture a rete.

La dermoscopia rappresenta quindi un utile strumento per confermare la diagnosi di cheratosi seborroica e si può concludere che alcuni elementi microscopici sono caratteristici di specifiche varianti di questo tipo di lesioni.

Author:G Rajesh, Devinder Mohan Thappa, Telanseri J Jaisankar, Laxmisha Chandrashekar

Source:Indian J Dermatol Venereol Leprol